Sono sempre più frequenti i casi in cui si manifestano dipendenze patologiche definite “new addictions”, ma cosa sono?
Oltre alle dipendenze “tradizionali”, ovvero quelle da sostanze (alcol e droghe), emergono oggi quelle legate alle tecnologie, come il gioco, internet, social-network, shopping compulsivo, realtà virtuali.
La dipendenza da computer è un termine utilizzato per definire l’uso eccessivo del computer, nella misura in cui interferisce con la vita quotidiana. L’uso eccessivo può spiegare i problemi di interazione sociale, l’umore, la personalità, l’etica sul posto di lavoro, relazioni, processi di pensiero, o la privazione del sonno. L’ internet addiction disorder si manifesta sotto varie forme:
La social network addiction e la friendship addiction si presentano come una sorta di dipendenza da connessione, aggiornamento e controllo dei propri account e profili insieme alla ricerca di nuove amicizie virtuali.
La cybersexual addiction consiste in una vera e propria forma di dipendenza da sesso virtuale, dove il cybersesso è rappresentato dal materiale pornografico in rete o dalle chat.
Le net-compulsion consistono in tre principali comportamenti compulsivi che si possono mettere in atto tramite internet e che hanno in comune la competizione, il rischio e il raggiungimento di un’eccitazione immediata attraverso il gioco d’azzardo on-line, la partecipazione ad aste on-line e il commercio in rete, oltre al trading on-line ovvero il gioco in borsa attraverso internet. Tali forme di gioco on-line assumono il ruolo di casinò virtuale in cui entrare e giocare a qualsiasi ora e con qualsiasi somma di denaro.
Lo shopping compulsivo è caratterizzato da un impulso irresistibile, un bisogno incontrollabile e una tensione crescente che possono essere alleviati solo comprando. Oltre alla forma tradizionale che prevede acquisti presso negozi e centri commerciali, è in aumento l’analoga forma via web, anche per via dello spopolare di siti che pubblicizzano lo shopping on-line, rimarcando il vantaggio di costi ridotti e promozioni.
La dipendenza da videogioco, conosciuta anche come video game overuse, definisce un uso eccessivo o compulsivo di giochi per computer e consolle che interferisce con la vita quotidiana. Ci si riferisce a situazioni in cui gli utenti giocano compulsivamente, isolandosi dalla famiglia e dagli amici o da altre forme di contatto sociale, e si concentrano quasi esclusivamente sui risultati nel videogioco piuttosto che altri eventi della vita.
La consapevolezza di essere diventati dipendenti da qualcosa sopraggiunge sempre tardi rispetto al manifestarsi del disturbo. Come ogni dipendenza il suo processo è lento e insidioso, all’inizio imprevedibile, e la negazione da parte del soggetto diventato dipendente è una costante. Il dipendente non avverte i sintomi come disturbanti. Dal suo punto di vista il problema sono piuttosto gli altri che, criticandolo per i suoi comportamenti ed impedendogli di fare le cose che vuole fare, ledono i suoi diritti e lo fanno stare male.
Negli adolescenti, i sintomi di una dipendenza possono svilupparsi in scarsa attenzione allo studio, mancanza di slancio nelle relazioni interpersonali, fino a disturbi fisici e psicologici: cefalea, disturbi visivi, alterazioni dell’umore e disforia, ansia, disturbi del sonno. Parallelamente, la riduzione di interesse per altre attività che non siano internet con il conseguente sviluppo, dopo la sospensione o diminuzione dell’uso della rete, di rabbia, frustrazione, agitazione psicomotoria, ansia, depressione, ovvero veri e propri sintomi astinenziali che rimarcano la difficoltà (percepita come “impossibilità”) di interrompere o tenere sotto controllo l’uso di internet. Negli adulti i segni ed i sintomi della dipendenza consistono, invece, nell’utilizzo compulsivo e nella progressiva perdita delle relazioni interpersonali, modificazioni dell’umore, alterazione del vissuto temporale, deprivazione del sonno fino a problemi fisici di varia natura.